Cos'è la malattia di Alzheimer?
La malattia di Alzheimer è la più comune forma di demenza, causata dall’atrofizzarsi progressivo di aree via via più estese del cervello: questo processo altera le sue capacità di funzionare correttamente, comportando un progressivo decadimento delle funzioni cognitive.
L’Alzheimer inizia in maniera subdola e insidiosa, tanto che spesso nemmeno i familiari si accorgono del suo apparire tempestivo. L’evoluzione della malattia può essere suddivisa, con molta approssimazione, in tre stadi:
Alzheimer lieve: i sintomi più comuni sono perdita di memoria, sbalzi d’umore, problemi nel linguaggio, difficoltà nei rapporti con il mondo esterno. Si può notare una difficoltà sempre maggiore nell’emettere giudizi, incertezza nei calcoli matematici e nei ragionamenti che richiedono una certa logica. Sono spesso presenti ansia, depressione, ritiro sociale.
Alzheimer moderato: al progredire della malattia possono comparire disorientamento, difficoltà a orientarsi nello spazio, problemi alla vista, allucinazioni, comportamenti ossessivi e ripetitivi, disturbi del sonno, incontinenza. In questa fase compare quello che il sintomo che più tipicamente si associa all’Alzheimer: la perdita della memoria a breve termine.
Alzheimer severo: nella fase più avanzata, i sintomi comparsi in precedenza diventano più accentuati. Inoltre possono aggiungersi difficoltà a deglutire, perdita di peso, di appetito e maggiore sensibilità alle infezioni. Le funzioni intellettive sono gravemente compromesse; compaiono difficoltà nel camminare, rigidità degli arti, incontinenza; le espressioni verbali sono ridotte a ripetizioni di parole dette da altri, o ripetizione continua di suoni o gemiti , o addirittura mutismo. Possono manifestarsi comportamenti “infantili” come portare ogni cosa alla bocca o afferrare qualunque oggetto sia a portata di mano.
Questo insieme di sintomi fa sì che già dallo stadio moderato dell’Alzheimer, il malato abbia bisogno di assistenza costante che diventa sempre più intensa al progredire della patologia.
La causa della malattia è ancora sconosciuta. La sua frequenza aumenta con l’età e, nella maggioranza dei casi, è una malattia sporadica (cioè non a carattere ereditario). A oggi non esiste una cura per l’Alzheimer: i trattamenti disponibili consentono di alleviare i sintomi e, in alcuni casi, di rallentare la progressione della patologia.
La durata media della malattia è stimata tra gli 8 e i 14 anni. In Italia si calcola che esistano 600.000 malati di Alzheimer.